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ASSOLTO PERCHÈ IL FATTO NON COSTITUISCE REATO, NON ERANO FATTURE FALSE.

Verona, 1 marzo 2024
Il Tribunale collegiale di Verona ha assolto Presa Francesco dall’accusa di aver emesso negli anni dal 2016 al 2018 tre milioni di fatture per operazioni inesistenti, e ha ordinato la liberazione dei beni sequestrati e la restituzione di 120.000,00 euro.
La vicenda era iniziata nel giugno del 2018 quando la Guardia di Finanza ha perquisito la ditta ROXFORD di Presa Francesco ipotizzando il reato poi avvallato dal PM e dal Gip di emissione di fatture false.
Nel 2021 quando inizio il processo, il Presa si era rivolto ad un nuovo legale penalista, l’avvocato Luca Cobalchini del foro di Vicenza, il quale nel pubblico dibattimento aveva contestato le indagini effettuate dalla Guardia di Finanza che non avevano inventariato il magazzino iniziale e non avevano accertato la linearità delle fatture contestate con i prezzi di mercato del settore conciario.
Il legale si è riportato alla moderna giurisprudenza in materia di fatture inesistenti che stabilisce venga fornita la prova giuridica della non veridicità della fattura e non la presunzione della stessa su dati anche se oggettivi.
Al termine del dibattimento, l’accusa aveva chiesto comunque una condanna a 3 anni e 10 mesi, mentre la difesa per i motivi sopra citati aveva chiesto l’assoluzione.
Il collegio giudicante dopo una lunga camera di consiglio ha dato ragione al Presa e al suo difensore assolvendolo e dissequestrando beni immobili e conti correnti.
Sarà scontato il ricorso in appello da parte della pubblica accusa, mentre incombono i termini di prescrizione.

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Last modified on Lunedì, 11 Marzo 2024 14:32

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